Innnanzi tutto, la scelta del luogo. Binario 95 non è un luogo qualsiasi e scegliere di svolgere qui l’assemblea dei circoli denota l’attenzione ai temi sociali che la Legambiente ha da sempre posto come base delle sue azioni.
Poi la partecipazione. Erano rappresentati quasi tutti i circoli del Lazio insieme ai vertici dell’associazione per discutere un tema impegnativo: “La Legambiente che vorrei”.

Roberto Scacchi, presidente regionale, ha introdotto l’assemblea dichiarando che “è stata fortemente voluta per ridare slancio alla realtà associativa non limitandosi a leggere il presente ma scommettendo sul futuro e allargando l’azione da Roma verso l’intera Regione”. La Legambiente nel Lazio è decisamente ben radicata: solo negli ultimi mesi, infatti, sono nati 10 nuovi circoli.
Scacchi, interpreta questo dato come un segnale di fiducia dei cittadini attivi che decidono di unirsi all’associazione evidentemente percepita come portatrice di valori forti e garanzia di serietà, impegno e rigore scientifico.
Secondo Scacchi, è indispensabile cogliere questa “uniformità politica dei diversi livelli amministrativi” insieme alla presenza dell’on. Cristiana Avenali alla Regione Lazio e alla capillare distribuzione dei circoli nella regione, per massimizzare lo sforzo di difesa del territorio.
Queste le indicazioni operative che il presidente Scacchi lascia ai circoli:
- Essere consapevoli dell’importanza del nostro operato e essere efficaci nel comunicare le ragioni delle nostre scommesse.
- Essere utili al territorio.
- Essere coesi nel raggiungimento dei nostri obiettivi.
- Dare spazio a tutti.

Il presidente nazionale Vittorio Cogliati Dezza ha apprezzato i ragionamenti di Scacchi e li ha rafforzati indicando come imprescindibile la condivisione sia dei problemi dei diversi circoli, e quindi dei diversi territori, che delle strategie per risorverli. Ha riaffermato fortemente i valori sociali ed etici, da sempre riferimenti fondamentali della Legambiente, perché “affrontare le questioni ambientali significa affrontare parallelamente i temi della disuguaglianza sociale“.
Indica le linee guida della Legambiente per il 2015:
- Agricoltura ( no agli OGM, EXPO di Milano, recupero delle identità delle piccole comunità).
- Clima e dissesto idreogeologico.
- Consumo di suolo.
- Legalità. Tra le altre iniziative, ricorda che la Legambiente aderisce alla manifestazione del 21 marzo a Bologna in memoria e sostegno delle vittime di mafia e promuove la petizione per l’introduzione dei reati ambientali nel codice penale.
L’obiettivo è dimostrare che la Legambiente è UTILE.

La Valle del Sacco è stata rappresentata da Francesco Raffa, coordinatore provinciale, da Olga Kozarova del circolo di Sgurgola, Da Enzo Pirazzi del circolo Fiuggi con alcune delle sue guardie ambientali, dalla signora Cova del circolo di Ferentino e da noi del neonato circolo di Anagni. Nel mio intervento, ho informato della recente costituzione del “Coordinamento dei Sindaci dei comuni della Valle del Sacco in materia ambientale” sottolineando quanto sia importante per l’intero territorio questa iniziativa che vede protagoniste le amministrazioni di 17 comuni delle province di Roma e Frosinone.
Da tutti è venuto un forte appello per riportare la situazione ambientale della Valle del Sacco all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale.Il nostro territorio, infatti, vive la situazione paradossale di trovarsi nel mezzo, quasi “abbracciato”, dalle catene montuose dei monti Ernici e dei monti Lepini, entrambi patrimoni naturali per la bellezza dei luoghi e dei paesaggi e per la ricchezza della biodiversità, tanto da essere in corso di valutazione il processo di riconoscimento come Parco Regionale. Nella valle, invece, trova luogo di esistere il poco onorevole primato di sito tra i più inquinati di Italia.
E’ evidente la assurdità e la necessità di mettere in atto ogni sforzo ed ogni professionalità per tentare di arginare il problema e, possibilmente, invertirne la tendenza.
Rita Ambrosino