Il convegno organizzato dal Circolo Legambiente Monti Lepini-Sgurgola nel pomeriggio del 19 febbraio presso l’aula magna della scuola media di Via Le Grotte a Morolo, ha aperto una finestra sul mondo della montagna lepina e sul modo di viverla.
Il palco degli oratori era ricco e qualificato, con esponenti delle associazioni e con rappresentanti delle istituzioni. Olga Kozarova ha introdotto gli ospiti: Pio Pistolesi, dell’associazione “Noi Lepini” di Morolo; Francesco Raffa, Coordinatore provinciale di Legambiente; Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio; Maurizio Gubbiotti, coordinatore federparchi Lazio; Stefano Raimondi, responsabile Aree Verdi di Legambiente.
Rimarchevole l’impegno delle Consigliere della Regione Lazio, On. Daniela Bianchi e On. Cristiana Avenali, che nonostante la concomitante riunione di giunta regionale non hanno voluto disattendere l’invito e, seppure in ritardo sull’orario previsto, sono intervenute dimostrando un notevole interesse ed impegno per le questioni riguardanti il nostro territorio.
Anche la partecipazione del pubblico è stata significativa, registrando la presenza di molti rappresentanti dei circoli locali di Legambiente (Anagni, Fiuggi, Ferentino, Sgurgola, Morolo, Sezze). Per quanto riguarda le istituzioni locali, solo i comuni di Giuliano di Roma, Patrica e Morolo, hanno accettato l’invito al convegno e sono stati rappresentati da alcuni amministratori.
La presenza più evidente, tuttavia, è stata quella di un gruppo di cacciatori che ha rumorosamente e con metodi ed atteggiamenti, che non si esagera a definire ostili, impedito il corretto svolgimento dell’incontro. Un tifo da stadio ha accompagnato l’intervento del presidente provinciale di “Libera Caccia”, sig. Angelo Ciottoli. I cacciatori presenti hanno espresso con veemenza la loro contrarietà a qualsiasi ipotesi di Parco Regionale, chiudendo la porta ad ogni tentativo di dialogo.
Questa chiusura totale e questa violenza verbale, oltre che indice di scarsa propensione all’esercizio della civile convivenza, appaiono, sinceramente, inutili e fuori luogo. Il convegno non aveva, e non poteva avere, nessuno scopo decisionale. Le decisioni riguardo il Parco dei Lepini, verranno assunte nelle sedi istituzionali competenti dai rappresentanti politici democraticamente eletti.
L’intento di Legambiente era, e resta, quello di informare.
Informare i cittadini sulle potenzialità di tutela dell’ambiente ma anche sulle prospettive di rilancio economico legate all’istituzione del parco. Informare sullo stato dell’iter procedurale dell’istituzione del parco. Informare sul lavoro dell’associazione riguardo il nostro territorio.
Questa informazione, evidentemente non interessa quanti credono, erroneamente, che il Parco Regionale sia solo vincoli e regole restrittive. Così come in passato, non li hanno interessati tutti i convegni e le assemblee organizzate per parlare della situazione del degrado ambientale della Valle del Sacco, del suo declassamento da SIN a SIR, delle problematiche legate allo smaltimento dei rifiuti, della agonia della sanità provinciale, dell’inquinamento da polveri sottili, dei problemi dei cittadini con l’ACEA … in tutte queste occasioni i cacciatori non c’erano. O, almeno, non hanno urlato.
Il convegno aveva tutti i presupposti per essere molto interessante. Se solo ci fosse stata concessa l’opportunità di ascoltare!
Rita Ambrosino
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.