Perché sosteniamo il progetto.
Il “Centro Storico” rappresenta per Anagni, come per ogni altra città storica, al contempo un vanto ed un onere.
L’area più antica della città, e gli edifici appartenenti a quello che ne era il nucleo originario, sono i tratti distintivi della nostra città, vanno conservati e rivalutati.
Avvertiamo, però, la necessità di andare oltre gli edifici illustri, le opere d’arte, le preziose eredità del passato, sviluppando il concetto di recupero della “storicità” della nostra città, volendovi includere i valori culturali propri di Anagni, valori che non possono certo essere circoscritti solo ad una determinata zona.
Non più solo tutela e valorizzazione delle opere antropiche, dunque, ma recupero dell’insieme del costrutto storico, superando gli stessi confini della città del passato e recuperandone, nel contempo, i connotati morfologici e architettonici.
La sfida di chi amministra una città storica come la nostra è quella di farla vivere (o Ri-vivere) senza ridurla a “cartolina”, o a scenografia per turisti, coniugando la tutela dei luoghi con la necessità di costruire spazi dove si possa risiedere in maniera armoniosa, soddisfacendo desideri e bisogni.
Nel progetto del “Parco della Antica Via degli Orti”, abbiamo riscontrato una risposta a queste esigenze:
- è uno spazio urbano,
- è vasto ( circa 1/10 dell’estensione dell’intero centro storico),
- è facilmente raggiungibile e fruibile da tutti,
- è il cuore verde della città.
Innumerevoli gli utilizzi sostenibili che sono proponibili per quest’area. Proviamo a suggerirne un paio, in linea con le idee della Legambiente.
- Gli orti urbani
Sono una risposta concreta a più esigenze della comunità urbana e dell’ambiente, riappropriandosi di luoghi altrimenti inutilizzati o abbandonati:
- Permettono di investire positivamente il proprio tempo libero.
- Aumentano le relazioni con le persone che abitano il quartiere.
- Favoriscono lo scambio di conoscenze.
- Rispondono al desiderio di sapere cosa si mangia.
- Sono un freno al dilagare della cementificazione.
- Favoriscono il recupero della biodiversità.
Negli orti urbani si coltiva la bellezza dei luoghi e quella dei gesti. Buone pratiche, nuove idee, antichi saperi si fondono in nome della sostenibilità, della coesione sociale e di una migliore qualità della vita per tutti.
- La Scuola nel Bosco
Prati, boschi e ruscelli al posto dell’aula, la regole della natura a fare da maestre, sassi, pigne, foglie e pezzetti di legno invece dei giocattoli preconfezionati e dei libri, per stimolare le facoltà immaginative dei bimbi e modellare la realtà costruendola e inventandola a loro piacimento. È il modello educativo dell’asilo nido nel bosco, un progetto nato in Danimarca negli anni ’50 e adottato successivamente da molti altri paesi d’Europa.
Abbiamo già presentato il circolo “Parco della Cellulosa” di Roma in occasione dell‘inaugurazione del nostro circolo e siamo convinti della grande opportunità che si potrebbe offrire ai bambini di Anagni con una esperienza simile.
Il convegno del 19 settembre ad Anagni ha suscitato grande interesse: leggi qui l’articolo di anagnia.com.
Immagini : Daniele Bigliardo