Sabato 27 Febbraio 2016 a Ceprano si è svolto un interessante convegno durante il quale il tema Valle del Sacco è stato affrontato nella sua complessità: amministrativo, burocratico, scientifico, sanitario, sociale, politico, economico.

Interessante perché il tema, come è ovvio, ci sta molto a cuore ma anche perché è stato proposto da una amministrazione comunale sensibile che, già nel corso delle Conferenze di Servizi sulla riperimetrazione del SIN, ha dimostrato un fattivo interesse per il tema ambientale della Valle del Sacco.
Le relazioni della dott.sa Fantini e del Prof. Palleschi hanno offerto uno spaccato sull’approccio scientifico al problema illustrando “lo stato dell’arte” sulle analisi epidemiologiche e sui nuovi strumenti analitici per lo studio degli inquinanti. Carlo Ruggiero ci ha portato lungo il corso del fiume con il suo “Cattive Acque”. Eugenio Monaco, responsabile dell’ufficio bonifica della Regione Lazio, ha informato sullo stato della nuova riperimetrazione. La consigliera regionale Daniela Bianchi ha confermato il suo impegno personale per la Valle del Sacco.
Si è parlato, approfonditamente e con competenza, di una bonifica che deve partire dal basso, con l’imprescindibile presenza delle associazioni di cittadini insieme agli enti e alle istituzioni.
Per conto di Legambiente, ho presentato una relazione sul ruolo delle associazioni nella vicenda SIN. A questo link si può vedere il filmato dell’intervento.
Un intervento in particolare, tuttavia, ha lasciato qualche perplessità nel pubblico. Dubbi che, peraltro, non è stato possibile chiarire. L’on. Francesco De Angelis ha parlato della necessità di attingere a fondi pubblici per le attività di analisi preliminare e di caratterizzazione all’interno delle industrie del consorzio ASI e per l’eventuale contratto di fiume. Forse sono state male interpretate le sue dichiarazioni, ma sembrava solo un invito ad accelerare la richiesta di contributi… Avremmo voluto avere, invece, dal presidente del consorzio ASI, chiarimenti sul depuratore consortile di Anagni, sul mancato allaccio delle aziende della zona industriale, sul senso di aver speso venti milioni di euro in venti anni per avere un impianto di depurazione non funzionante. Risposte che a Ceprano non ci sono state perché l’on. De Angelis ha dovuto lasciare il convegno subito dopo la sua relazione.
C’è stata una grande partecipazione di pubblico. La sala consiliare affollata di cittadini interessati, attenti e pazienti che per oltre tre ore hanno ascoltato e partecipato, portando anche proprie esperienze personali, a volte drammaticamente dolorose, di malattie che non possono più essere ritenute disgiunte dalla grave situazione di degrado ambientale con la quale, purtoppo, devono convivere i cittadini della Valle del Sacco.
Rita Ambrosino
Per le foto si ringrazia il Comune di Ceprano
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