Anagni ha nel suo patrimonio artistico e culturale una delle sue più ricche eredità e, sicuramente, la sua più grande fortuna, l’ultima rimasta, forse, dato lo stato dell’ambiente e la pesante situazione socio-economica.

E’ un tesoro di inestimabile valore, riconosciuto da molti, non sempre adeguatamente valorizzato e spesso addirittura lasciato in stato di totale abbandono.

La valorizzazione e la tutela dei beni culturali, per stessa ammissione dei relatori del convegno di ieri, 2 ottobre 2016, possono invece alimentare le potenzialità di sviluppo, attivare un’economia sostenibile, migliorare la qualità della vita della città e delle periferie, creare una ricchezza quantificabile non solo in denaro ma anche nella capacità di preservazione del capitale di “bellezza” che ci è stato affidato e che dobbiamo contribuire a conservare per i cittadini di domani.
L’impegno di Legambiente, in Italia, ha tra le sue priorità quello di tenere i riflettori costantemente accesi per far emergere tutte quelle realtà che si stanno dando da fare per salvare dall’incuria e dall’indifferenza la ricchezza del nostro patrimonio di arte e cultura e, parimenti, di monitorare e denunciare le situazioni che lo mettono a rischio.
Per quest’ultimo motivo, e perché siamo cittadini di questa città, abbiamo seguito fin dall’inizio la vicenda della riqualificazione delle aree adiacenti Piazza Cavour, sostenendo il progetto della “Via degli Orti” proposto da un comitato di associazioni, partiti e semplici cittadini.

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Nella presentazione di ieri abbiamo avuto conferma che il progetto preliminare dell’Amministrazione Comunale, scaricabile dal sito istituzionale del Comune di Anagni a questo link,  riguarda la realizzazione di una vasta area di parcheggio, circa 120 posti auto, corredata da piccoli spazi destinati a verde attrezzato.

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fonte: Fabio Fivoli su Facebook – in giallo l’area giochi, in rosso la cavea in legno per spettacoli, in blu il parcheggio

Fatte salve tutte le considerazioni di ordine tecnico-giuridico sulla opportunità di realizzazione dell’opera, ci restano forti perplessità sulla reale necessità di un altro parcheggio in città quando l’esistente parcheggio multipiano -distante in linea d’aria meno di 500 metri e raggiungibile a piedi in 10 minuti- non è, di fatto, utilizzato e versa in condizioni di degrado.schermata-2016-11-03-alle-09-48-28
Il problema appare essere di ordine culturale rispetto all’idea stessa di mobilità e di innovazione del sistema.
Incrementare i posti auto significa, inevitabilmente, incrementare le auto in circolazione, le emissioni di CO2, le polveri sottili ed il particolato, le esalazioni tossiche dei gas di scarico, la possibilità di incidenti… etc.
Una città moderna è quella che si libera dal peso del trasporto su gomma, immaginando, o prendendo a modello da altri, soluzioni alternative.

Per Legambiente, in Italia e ad Anagni è prioritario promuovere una mobilità alternativa e sostenibile, basata sul trasporto pubblico, sulla condivisione dei mezzi, su mezzi a basso impatto ambientale.
Rita Ambrosino