programma-eu-2016Lunedì 14 novembre, a Bari, è stato presentato il rapporto Ecosistema Urbano 2016, lo studio sulla vivibilità dei capoluoghi di provincia italiani, giunto quest’anno alla ventitreesima edizione. Per la prima volta, gli indicatori ambientali considerati non sono stati valutati nell’arco di 12 mesi ma si è scelto di analizzare periodo di 5 anni, corrispondenti alla durata del mandato di un sindaco, un intervallo temporale adeguato per una amministrazione per poter programmare e realizzare cambiamenti significativi per la propria città.

Questa indagine annuale di Legambiente si basa sulla valutazione di  diversi parametri caratterizzanti, raggruppati in 5 macroaree: aria, acqua, rifiuti, energie rinnovabili e mobilità.

Sono stati raccolti ed analizzati i dati di piccoli capoluoghi al di sotto degli 80mila abitanti,  centri di medie dimensioni con abitanti compresi tra 80mila e 200mila e grandi città metropolitane come Roma o Napoli. I risultati, consultabili anche seguendo questo link, mostrano decisamente che la qualità dell’ambiente in Italia è molto disuniforme.

La situazione nel Lazio non è delle migliori – leggi qui la nota di Legambiente Lazio  e sono veramente poco lusinghieri i dati di Frosinone: la qualità ambientale del capoluogo ciociaro è  al 103° posto su 104 città analizzate.

Molto interessante l’articolo de “Il sole 24 ore” dal quale è tratto questo confronto:

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