Nella Valle del Sacco si registra un notevole fermento ambientalista, esploso negli ultimi mesi in maniera massiccia, a volte poco informata, a volte strumentale, molto più spesso sincera ed animata da una grande preoccupazione per la salute dell’ambiente e dei cittadini.

Legambiente ha, da sempre,  partecipato attivamente alle vertenze ambientali della valle.

Iniziamo dal declassamento del SIN Valle del Sacco: Legambiente ha messo in campo azioni legali per contrastare la decisione del Ministero dell’Ambiente di trasferire la responsabilità delle azioni di bonifica dalla competenza nazionale a quella regionale. Quello che segue è un comunicato del febbraio 2013, già allora era -purtroppo- ben nota la drammatica situazione sanitaria.Schermata 2017-03-16 alle 19.15.19.jpg

“Le emergenze ambientali del territorio della Valle del Sacco e della provincia di Frosinone richiedono interventi di bonifica e politiche di riduzione dell’impatto ” . Questa dichiarazione di Francesco Raffa, coordinatore provinciale di Legambiente, nel comunicato stampa del 15 maggio 2013, di fatto introduce il concetto di moratoria nella Valle del Sacco:Schermata 2017-03-16 alle 19.51.56.png

Ampio spazio alla Valle del Sacco anche sul Dossier Bonifiche presentato a Roma il 28 gennaio 2014:

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Sul sito di Legambiente Lazio  è possibile prendere visione di tutti i comunicati riguardanti le attività di denuncia e monitoraggio della situazione ambientale della valle.image

Nella Valle del Sacco, Legambiente ha fatto denunce, ricorsi in giudizio, blitz ambientalisti. Come  il “Cigno nero” riconoscimento assegnato per due anni di seguito  alla città di Frosinone, come città con il più alto numero di superamenti nel monitoraggio delle polveri sottili.

La situazione ambientale della Valle del Sacco è  da anni all’attenzione di tutti i livelli dell’associazione, dai volontari dei circoli territoriali con il coordinatore provinciale, passando per la Legambiente Lazio ed arrivando agli uffici nazionali. Grazie a questa collaborazione sono stati ottenuti risultati importanti, se ne citano alcuni tra i più significativi:

  • La denuncia di Legambiente alla Corte dei Conti ha dato l’avvio all’indagine che ha bloccato la realizzazione dell’aeroporto di Frosinone.
  • Il ricorso al TAR avverso al declassamento del SIN, ha reso possibile l’avvio della procedura di perimetrazione, conclusa con il  decreto del Ministro Galletti il 22 novembre 2016.
  • La presenza costante e costruttiva ai tavoli tecnici e alle conferenze di servizi ha contribuito alla definizione del perimetro del SIN, passo fondamentale per l’avvio delle bonifiche.
  • Si può parlare di “Contratto di Fiume“, già avviato per il fiume Cosa e in corso di definizione per il Fiume Sacco, soprattutto per l’impegno di Legambiente nel promuovere in provincia questo strumento volontario e partecipativo di programmazione territoriale. Il convegno tenuto ad Anagni nel 2015 ha visto la partecipazione dei massimi esperti in materia.
  • La partecipazione alle Conferenze di Servizi riguardanti i procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale, con la produzione di qualificate osservazioni tecniche, ha contribuito ad ostacolare la realizzazione di impianti -in particolare di trattamento rifiuti- che avrebbero ulteriormente compromesso la qualità ambientale della Valle del Sacco.
  • Il “Tavolo di Coordinamento dei Sindaci della Valle del Sacco” ci ha visto partecipare a tutti gli incontri. Crediamo che questo organismo auto-convocato rappresenti una singolare opportunità per il territorio ed un fondamentale interlocutore tra i cittadini e le istituzioni regionali e nazionali.

L’autorevolezza che Legambiente ha conquistato nei suoi 37 anni di vita è basata sul rigore scientifico, sulla indipendenza dai poteri politici od economici,  e sulla capacità di fare “rete” con altri attori, civili od istituzionali, sui territori e nell’intero Paese.

Il Circolo Legambiente di Anagni agisce allo stesso modo: aperto a collaborazioni che si sviluppino all’insegna della correttezza reciproca e della cooperazione per il raggiungimento dell’obiettivo comune, ma indipendente e sempre attento ad evitare qualsiasi strumentalizzazione.