La frana di Via Calzatora taglia oggi il traguardo dei 200 giorni di vita!
E’ tempo di fare un bilancio su ciò che è stato fatto e su quanto stia costando ai residenti della zona interessata.
Quali azioni sono state messe in atto per risolvere il problema? Proviamo a riassumerle:
Di fatto, al momento la strada risulta ancora interrotta e non sembra siano stati iniziati i lavori di ripristino.
Chi ci segue, sa che quello della frana è un tema del quale ci interessiamo dal 2 gennaio del 2021, quando le intense precipitazioni atmosferiche hanno amplificato le fragilità del territorio, causando diversi smottamenti. Abbiamo realizzato una diretta Facebook il 18 febbraio per parlare di dissesto idrogeologico e mappatura del territorio con Roberto Scacchi (Legambiente Lazio), Cristiana Avenali (Regione Lazio) e Valerio De Luca (Una Quantum). L’evento è stato l’occasione per presentare la mappa digitale, realizzata in collaborazione con Map For Future, che è possibile visualizzare a questo sito . Il 28 maggio è stata presentata richiesta formale di accesso agli atti in Regione e al Comune di Anagni e, il 31 maggio, in occasione dei 150 giorni dalla frana, è stato realizzato un flashmob nei pressi dell’interruzione.
A seguito del nostro flashmob, il sindaco Natalia ha dichiarato di aver risposto “con i fatti”, come si può leggere dal post de L’Anagnino del 1° giugno. Quali fatti, non è dato sapere, visto che non abbiamo ancora avuto risposta alla richiesta di accesso agli atti, ma recentemente il movimento civico Cittatrepuntozero ha sollevato la questione del mancato avvio dei lavori per il ripristino della frana, e, da quanto riportato nel loro articolo, si evince come la Regione Lazio abbia ritenuto inconsistente ed incompleta la richiesta di riconoscimento dello stato di Calamità Naturale presentata dal comune di Anagni, e pertanto non sia stato possibile dar seguito alla richiesta. Clicca qui per leggere la risposta della Regione Lazio.
E quindi? siamo al punto di partenza?
Continuando a voler tenere alta l’attenzione sul problema ci siamo posti una domanda: QUANTO CI COSTA LA FRANA?
A 200 giorni dall’evento abbiamo “fatto i conti” di quanto incida sulla quotidianità dei residenti la variazione di percorso obbligata dall’interruzione per frana. Tenendo conto che la frana ha impatto sulla viabilità dei residenti di 179 civici (precisamente 59 di Via Calzatora, 6 di Via Cava Bestiale e 120 di Via Monte Marino) e assumendo che ci si sposti in automobile per raggiungere Piazza Ruggero Bonghi almeno una volta al giorno, è stato possibile stimare un incremento di 82005 km in 200 giorni per l’intera comunità locale. Sono, ovviamente, dati stimati sulla base di assunzioni ipotetiche, ma cominciano a ben rappresentare il disagio di un’intera comunità.
82005 km in più percorsi in 200 giorni a causa dell’interruzione, comportano un incremento di spesa di 9462 euro e un aumento di emissioni di CO2 di circa 16 tonnellate. Questo è il prezzo da pagare per le tasche dei residenti e per la qualità dell’aria che respirano tutti gli anagnini, a causa del mancato ripristino della viabilità interrotta dalla frana.

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